Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei FANS: cosa sono?

Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei FANS: cosa sono?

Un ulteriore approccio efficace, sicuro e innocuo per alleviare dolore e contratture non associati a infiammazione è il calore, che può essere applicato con comuni impacchi oppure con più pratici cerotti auto-riscaldanti, acquistabili in farmacia senza ricetta medica, da lasciare sulla zona dolente per diverse ore. Nelle persone più sensibili, negli anziani, nei soggetti predisposti o che già presentano disturbi gastroenterici e in chi è in terapia con farmaci anticoagulanti, l’assunzione di FANS può favorire lo sviluppo di ulcera gastrica o intestinale, con possibile sanguinamento. In genere, però, anche in questi casi, effetti collaterali di una certa importanza non riguardano chi assume FANS a dosaggio medio-basso, in modo occasionale, per uno o pochi giorni, ma soltanto chi deve farne un uso protratto e/o a dosaggi medio-alti per il trattamento di condizioni infiammatorie severe o croniche. I FANS più comunemente utilizzati sono l’acido acetilsalicilico (ASA) e l’ibuprofene (di norma utilizzati soprattutto a scopo analgesico e antipiretico), il naprossene, il ketoprofene e il diclofenac (più spiccatamente antinfiammatori e antidolorifici, ideali contro i disturbi articolari, il mal di testa intenso, il mal di denti e le nevralgie).

  • Questo lo si rileva sia a livello renale che a livello gastrointestinale, perché vengono metabolizzati maggiormente a livello epatico e appunto renale.
  • In particolare ci dilungheremo sulla seconda menzionata poiché è un farmaco tra i più venduti in Italia, quindi degno di esser ben conosciuto.
  • Bloccando la produzione di prostaglandine, i FANS ripristinano (indirettamente) la normale soglia del termostato interno che, registrando una temperatura corporea superiore a quella massima prevista, innesca tutta una serie di meccanismi di compensazione che aiutano a disperdere calore, riducendo la febbre (vasodilatazione, sudorazione ecc.).
  • Si ritiene che gli adiuvanti analgesici agiscano modificando il modo in cui i nervi elaborano il dolore.

Le informazioni medico-scientifiche pubblicate in questo sito si intendono per un uso esclusivamente informativo e non possono in alcun modo sostituire la visita medica. I FANS tradizionali agiscono bloccando entrambi gli enzimi necessari per la produzione delle prostaglandine, chiamati COX-1 e COX-2. Quelli di introduzione più recente, invece, agiscono soltanto su COX-2, che è principalmente coinvolto nella risposta infiammatoria periferica.

FANS

Possono essere venduti come generici o come prodotti di marca e sono tutti similmente efficaci, anche se è possibile manifestare preferenze, efficacia ed effetti collaterali in modo altamente soggettivo. I principi attivi FANS attualmente disponibili sul mercato mondiale sono una cinquantina e vengono classificati in vari gruppi in base alla loro struttura chimica. Per sfruttarne al meglio le proprietà, nel corso uppercornerlacrosse degli anni, per ciascuno dei diversi principi attivi sono state sviluppate molteplici formulazioni che ne consentono un uso ottimale in relazione al problema di salute che deve essere gestito. I risultati relativi ai singoli pazienti sono stati attentamente analizzati al fine di prevedere l’entità degli effetti avversi dei vari FANS in particolari tipi di pazienti, in cura con alte dosi e per un tempo prolungato.

  • In genere, però, anche in questi casi, effetti collaterali di una certa importanza non riguardano chi assume FANS a dosaggio medio-basso, in modo occasionale, per uno o pochi giorni, ma soltanto chi deve farne un uso protratto e/o a dosaggi medio-alti per il trattamento di condizioni infiammatorie severe o croniche.
  • A questi si aggiungono FANS chiamati “inibitori selettivi della COX-2” o “coxib” (vedi sottoparagrafo seguente), quali etoricoxib, parecoxib e celecoxib.
  • Alcuni individui traggono un sollievo significativo dall’agopuntura, almeno per un certo periodo di tempo.
  • In particolare, uno studio canadese pubblicato sul British Medical Journal nel 2017 ha messo in evidenza un legame fra l’assunzione di antinfiammatori FANS e l’innalzamento del rischio di infarto.

Poi ognuno di noi, in base alla propria esperienza, ha imparato che il tal farmaco gli fa più effetto in caso di mal di testa, l’altro sembra più efficace per il mal gola, l’altro lo evita perché gli provoca bruciore di stomaco e così via. Questi farmaci condividono lo stesso meccanismo d’azione, quindi non dovrebbe esserci una differenza enorme tra l’uno e l’altro, ma sappiamo che esiste una certa variabilità nella risposta individuale, che fa sì che un farmaco sia più efficace su una persona e magari su un’altra meno. I farmaci antinfiammatori agiscono a vari livelli della cascata dell’acido arachidonico.

Quali sono i medicinali FANS?

Più comunemente, si trova sotto forma di tintura, usabile anche come base per impacchi e impiastri. In letteratura sono presenti numerosi lavori che hanno provato a valutare in modo più affidabile l’efficacia dell’estratto e quello che emerge è un quadro di conferma sull’effetto antinfiammatorio e antidolorifico, mentre gli effetti sono meno chiari e dimostrabili in altri ambiti. Il medico può anche raccomandare medicine e terapie differenti secondo la condizione da trattare.

Quali sono quindi gli effetti collaterali dei FANS selettivi?

Per contrastare le manifestazioni tipiche dell’infiammazione che possono causare non pochi disagi, così come per intervenire nel caso in cui i meccanismi regolatori del processo infiammatorio non funzionino correttamente o risultino compromessi, è possibile intervenire con la somministrazione di farmaci antinfiammatori. Quello degli acidi arilalcanoici è il gruppo di FANS certamente più vasto e, probabilmente, quello maggiormente studiato. I principi attivi rientranti in questo gruppo di antinfiammatori non steroidei vengono metabolizzati principalmente a livello epatico dal sistema microsomiale, benché possano esservi alcune differenze fra un principio attivo e l’altro.

Ad oggi oltre 20 farmaci sono disponibili in commercio ed altri sono in fase di sperimentazione. Sempre nel medesimo rapporto OsMed relativo al consumo di farmaci in Italia nel 2018, tra le categorie terapeutiche maggiormente prescritte nella popolazione geriatrica i FANS risultano al quarto posto (32.8% in media) dopo i farmaci antiulcera, farmaci antitrombotici e farmaci ipolipemizzanti [6]. I farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS) rappresentano una delle classi di farmaci maggiormente prescritta ed utilizzata a livello globale, con milioni di somministrazioni quotidiane, e con un mercato mondiale in ulteriore espansione.

L’aspirina viene assunta per via orale e apporta circa 4-6 ore di sollievo dal dolore moderato. I FANS variano molto nella rapidità di efficacia e nella durata del sollievo dal dolore. Anche se hanno tutti la stessa efficacia, le persone reagiscono ad essi in modo diverso. Un individuo può trovare un farmaco più efficace o avere meno effetti collaterali di un altro.

Sono i classici farmaci venduti in farmacia per alleviare il dolore ed il gonfiore da infiammazione, per ridurre la temperatura corporea in caso di febbre e per ridurre i sintomi da raffreddamento. Si diversificano dai farmaci antinfiammatori di origine steroidea (es. cortisone) per la struttura chimica e per la diversa azione farmacologica. Differenze più accentuate fra i diversi farmaci antinfiammatori non steroidei si evidenziano, invece, negli effetti collaterali, oltre che nelle interazioni farmacologiche.

Sebbene l’ibuprofene, il ketoprofene e il naprossene generalmente interferiscano meno con la coagulazione rispetto all’aspirina, non devono essere mai assunti insieme agli anticoagulanti (come il warfarin), tranne che sotto stretta sorveglianza medica. Tutte le informazioni sopra riportate non sostituiscono la valutazione e il giudizio del professionista. Per ogni quesito relativo alle pratiche sopra individuate, con riferimento alla propria specifica situazione clinica, è necessario rivolgersi al professionista.

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